domenica 24 settembre 2017

La cronaca del lavoro domestico

Nel lavoro domestico, a differenza degli altri lavori, il luogo in cui viene effettuata la prestazione lavorativa è un luogo atipico: la casa. Le famiglie aprono la propria abitazione privata a colf, badanti e baby-sitter che entrano a far parte della routine della casa con risvolti anche inaspettati. Ci sono molti casi di rapporti di lavoro caratterizzati da fiducia e rispetto che proseguono per anni ma ci sono anche rapporti di lavoro con risvolti negativi. La cronaca ci racconta fatti di cronaca che coinvolgono datori e lavoratori domestici. Vi riporto quelli pubblicati recentemente:
  • A Corio un uomo di 77 anni è finito in manette per estorsione nei confronti di una badante. La lavoratrice assisteva un amico dell'anziano deceduto nell'aprile del 2016 che le aveva lasciato l'eredità. L'amico 77enne ha bruciato l'auto e ha minacciato di fare lo stesso con la casa della donna per avere quella che riteneva un'eredità che gli spettasse di diritto. (La Stampa)
  • A Rovigo una colf di 49 anni è stata condannata a due anni e tre mesi di reclusione, 600 € di multa, 10mila € di provvisionale e il pagamento delle spese legali alla parte civile per il reato di «furto in abitazione dopo per aver sottratto gioielli al proprio datore di lavoro domestico, un noto avvocato della città titolare di uno studio legale. (Il Resto del Carlino)
  • A San Polo D'Enza una badante reggiana di 57 anni durante l’attività di assistenza domiciliare è riuscita ad impossessarsi della carta di credito del figlio degli anziani e a prelevare 10mila € dal conto dell'impiegato nel giro di 5 mesi. (Gazzetta d i Reggio)